Basilica di Santa SofiaNonostante l’area di Sultanahmet sia ormai diventata un giardino autoreferenziale della città ad uso e consumo dei turisti è difficile non rimanere ammaliati davanti alla Basilica di Santa Sofia (Aya Sofia in turco, Hagia Sophia in greco), il gioiello dell’architettura bizantina, dedicata alla Divina Sapienza, che porta splendidamente i suoi quasi 1500 anni d’età.

I lavori iniziarono nel 532, sulle ceneri di quella che fu la basilica voluta da Teodosio II, incendiata durante la rivolta di Nika. Santa Sofia è stata inaugurata dopo meno di sei anni di costruzione il 26 dicembre 537 dall’imperatore Giustiniano, furono necessari 10mila operai e cumuli d’oro per completare l’opera. Per rivestire le pareti e le colonne, Giustiniano aveva fatto giungere, dalle province dell’impero, una grande varietà di marmi: il marmo bianco da Marmara, il marmo verde dall’isola di Eubea, il marmo rosa dalle cave di Synnada e il marmo giallo dall’Africa. Inoltre alcune colonne e diversi ornamenti vennero recuperati dai templi di Diana a Efeso, Atene, Delfi, Delo e Osiride in Egitto.

Il lavoro fu affidato a due architetti greci venuti dall’Anatolia: Isidoro di Mileto, all’epoca a capo dell’Accademia platonica di Atene, e il matematico e fisico Antemio di Tralle. I princìpi di costruzione su cui i due basarono gli studi di preparazione all’opera erano ispirati al Pantheon romano e all’arte paleocristiana.

La navata centrale è di 70 metri per lato, mentre la cupola centrale, traforata da 40 finestre ad arco e sostenuta da quattro pennacchi, con i suoi 30 metri di diametro e i 56 metri di altezza risulta una delle più ampie del mondo. Il peso della cupola si scarica, attraverso i pennacchi, su quattro massicci pilastri posti agli angoli. Sulla circonferenza, le 40 finestre formano una corona di luce che sembra galleggiare sopra la sala di preghiera.

Santa Sofia fu trasformata in moschea, per volere di Mehmet II, durante la presa della città da parte degli Ottomani nel 1453. I conquistatori coprirono i mosaici con una mano di calce, costruirono minareti e fontane, ma rimasero comunque ammaliati dalla maestosità dell’edificio, tanto che servì come fonte di ispirazione per le moschee che costruirono in seguito.

Santa Sofia internoBen visibili all’interno sono i quattro grandi pannelli circolari in pelle di cammello appesi nell’Ottocento, opera del calligrafo Kazasker İzzed Effendi, che in lettere d’oro riportano i nomi dei primi quattro califfi (Abu Bakr, Umar, Uthman e Ali) e che si aggiungono ai medaglioni dedicati ad Allah, al profeta Maometto, e ai due nipoti di Maometto: Hassan e Hussein.

Nel 1935 Mustafa Kemal Atatürk, trasformò l’edificio in un museo. I tappeti vennero tolti e le decorazioni del pavimento di marmo riapparvero per la prima volta dopo secoli mentre l’intonaco bianco che copriva molti dei mosaici fu rimosso.

Nel luglio del 2020, per volere del partito al governo, Santa Sofia ritorna aperta al culto islamico e quindi viene nuovamente trasformata in Moschea. I mosaici e le raffigurazioni cristiane rimangono visibili. L’ingresso a partire dal 15 gennaio 2024 è permesso ai turisti solo al secondo piano, con un biglietto di ingresso dal costo di 25 euro.

Per la storia travagliata, per l’architettura magnifica e per l’importanza simbolica, Santa Sofia è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi da visitare per tutti i turisti che vengono per la prima volta a Istanbul e decidono di visitare l’area di Sultanahmet.

Nelle vicinanze di Santa Sofia:

Proprio alle spalle di Santa Sofia c’é Soğukçeşme Sokak, una piccola via con case ottomane in legno, a due o tre piani. Le case risalgono al XIX secolo, e sono state restaurate grazie all’iniziativa di Çelik Gülersoy nel 1985-1986. Nove di queste case sono diventate graziosi hotel, gestiti dal Touring Club.

Sempre in Soğukçeşme Sokak, nell’imaret di Santa Sofia, si trova il Museo del Tappeto (Halı Müzesi), che ospita una delle collezioni di tappeti più ricche del mondo, con pezzi di grande valore storico e artistico.

In Tevkifhane sokak si puo’ osservare l’edificio chiamato Sultanahmet Cezaevi, una ex prigione, ora trasformata nel lussuoso Four Seasons Hotel. L’edificio è stato progettato in stile neoclassico turco all’inizio del ‘900.

Orari di apertura di Santa Sofia e consigli per la visita

Come detto, Santa Sofia oggi è nuovamente una Moschea. Dal 15 gennaio 2024 è tornata ad essere parzialmente anche museo. L’entrata al pian terreno è permessa solo ai fedeli durante gli orari di preghiera. I turisti possono visitare il secondo piano in cui sono conservati tutti i mosaici più importanti acquistando un biglietto che ha un costo di 25 euro.

Per l’abbigliamento all’interno delle moschee è necessario avere testa e spalle coperte (per le donne) e pantaloni fino al ginocchio (anche per gli uomini), consigliamo quindi di portare foulard, scialle, parei o pashmine per coprirsi in caso di necessità.

Santa Sofia è visitabile tutti i giorni.

CHE COSA E’ IL MUSEUM PASS

Il Museum Pass Istanbul è una carta prepagata emanata dal ministero del turismo turco  che consente l’accesso ad una serie di monumenti. Il pass ha una validità di 5 giorni ed il costo è di 105 euro.

E’ importante però sapere che all’interno del pass sono inclusi anche alcuni monumenti poco rilevanti che molto spesso non si visitano, mentre ad esempio non sono inclusi altri monumenti importanti che hanno una gestione municipale e non statale. Santa Sofia non è inclusa nel Museum Pass.

Maggiori informazioni sul Museum Pass si trovano qui.

La Müze Kart, di cui spesso parlano erroneamente alcune guide cartacee, è riservata solo ai cittadini turchi e quindi non può essere acquistata dai turisti.

Esistono anche altre carte che vengono molto pubblicizzate online (Istanbul Tourist Pass o Istanbul Welcome Card) ma non sono carte ufficiali, sono emanate da agenzie private ed in realtà non sono affatto consigliate dato che non sono per niente convenienti.

VISITE GUIDATE

Visitare Sultanahmet: come Agenzia Turistica siamo in grado di organizzare visite guidate sia private che di gruppo. Le guide ufficiali di nostra fiducia parlano tutte perfettamente italiano ed oltre a fornire fondamentali informazioni di carattere storico ed artistico, permettono di saltare le code all’ingresso dei monumenti che prevedono l’acquisto di biglietti, oltre ad avere la necessaria esperienza per sapere quali sono gli orari migliori nei diversi giorni e periodi dell’anno per evitare anche le code all’ingresso delle moschee che non hanno biglietto.

Una visita di tutti i monumenti principali di Sultanahmet con una guida esperta può essere completata nel giro di 7/8 ore.

Potete trovare centinaia di recensioni riguardo i nostri servizi sia nella relativa sezione del nostro blog, sia su tripadvisor. Per maggiori informazioni potete contattarci al nostro indirizzo e-mail.

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